Un sorteggio per vincere una casa: gli effetti della crisi in Andorra
19 Settembre 2012

Sergi e Mónica non riescono più a pagare il mutuo del loro attico in Andorra, all’incirca 2.000 euro al mese, ed hanno deciso di creare un sorteggio, anche on-line, per dimenticarsi dell’onerosa rata mensile e del bell’appartamento, oramai divenuto un peso insostenibile.

In vendita 10.000 biglietti che, a 70 euro l’uno, copriranno il prezzo dell’appartamento (600.000 euro richiesti dalla banca per la cessione dell’immobile) e le spese sostenute dalla coppia (notaio, registrazione del contratto, pubblicità del concorso su giornali, tv e radio, sito…). L’obiettivo è vendere almeno 9.500 biglietti sino alla data ultima del 15 agosto 2013. Due le opzioni nel caso l’obiettivo non fosse raggiunto: restituire i 70 euro ai compratori o effettuare comunque il sorteggio.

I due hanno aperto un sito web e interagiscono su Facebook e Twitter (account al momento sospeso).

Il Principato di Andorra, microstato arrampicato nei Pirenei orientali tra la Catalogna e la Francia, non è estraneo alla crisi economica “alla spagnola”.
[learn_more caption=”La crisi spagnola”]

  1. Governi Aznar e Zapatero: la politica scommette sul mattone
  2. Nuove costruzioni come funghi, si impenna l’occupazione nel settore immobiliare
  3. La casa di proprietà diventa un bisogno prioritario per le giovani generazioni
  4. Le banche seguono l’onda concedendo mutui a tassi e condizioni agevolate
  5. Aumenta a dismisura il debito delle famiglie basato sulla falsa credenza di un benessere economico duraturo
  6. Arriva la crisi economica che tutti conosciamo, aumenta la disoccupazione e la percentuale di mutui non onorati
  7. Cala drasticamente l’acquisto di nuove case, enormi perdite di lavoro nel settore della costruzione
  8. Le banche spagnole, indebitate per la concessione dei mutui “allegri”, si trasformano in vere e proprie agenzie immobiliari, basando parte del capitale sul possesso delle migliaia di case espropriate o non vendute
  9. Il Governo corre ai ripari: nazionalizza e fonde vari istituti di credito, approva la nuova riforma del lavoro, concede un importante credito a Bankia

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La mossa di Sergi e Mónica è stata possibile grazie alla legislazione del piccolo principato, che nel caso specifico presenta un vero e proprio vuoto legislativo. I due, pur di non restituire l’appartamento alla banca, preferiscono “regalarla” ad un’altra famiglia utilizzando il sistema del sorteggio.

In questo caso potremmo quasi parlare del moderno fundraising: davanti ad una necessità economica non sostenibile da una sola persona, si chiede aiuto alla Rete ed agli strumenti virali che la stessa mette a disposizione per raggiungere un obiettivo che diventa missione collettiva, voglia di dimostrare che la crisi è superabile grazie all’organizzazione ed al “far gruppo”.

Sarebbe interessante conoscere quanti parteciperanno al sorteggio mossi da questo spirito, da questo desiderio di rivalsa, e quanti invece dalla sola, religiosa, speranza di vincita.