Sergi e Mónica non riescono più a pagare il mutuo del loro attico in Andorra, all’incirca 2.000 euro al mese, ed hanno deciso di creare un sorteggio, anche on-line, per dimenticarsi dell’onerosa rata mensile e del bell’appartamento, oramai divenuto un peso insostenibile.
In vendita 10.000 biglietti che, a 70 euro l’uno, copriranno il prezzo dell’appartamento (600.000 euro richiesti dalla banca per la cessione dell’immobile) e le spese sostenute dalla coppia (notaio, registrazione del contratto, pubblicità del concorso su giornali, tv e radio, sito…). L’obiettivo è vendere almeno 9.500 biglietti sino alla data ultima del 15 agosto 2013. Due le opzioni nel caso l’obiettivo non fosse raggiunto: restituire i 70 euro ai compratori o effettuare comunque il sorteggio.
I due hanno aperto un sito web e interagiscono su Facebook e Twitter (account al momento sospeso).
Il Principato di Andorra, microstato arrampicato nei Pirenei orientali tra la Catalogna e la Francia, non è estraneo alla crisi economica “alla spagnola”.
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La mossa di Sergi e Mónica è stata possibile grazie alla legislazione del piccolo principato, che nel caso specifico presenta un vero e proprio vuoto legislativo. I due, pur di non restituire l’appartamento alla banca, preferiscono “regalarla” ad un’altra famiglia utilizzando il sistema del sorteggio.
In questo caso potremmo quasi parlare del moderno fundraising: davanti ad una necessità economica non sostenibile da una sola persona, si chiede aiuto alla Rete ed agli strumenti virali che la stessa mette a disposizione per raggiungere un obiettivo che diventa missione collettiva, voglia di dimostrare che la crisi è superabile grazie all’organizzazione ed al “far gruppo”.
Sarebbe interessante conoscere quanti parteciperanno al sorteggio mossi da questo spirito, da questo desiderio di rivalsa, e quanti invece dalla sola, religiosa, speranza di vincita.